Il Decreto legge 21 ottobre 2021 n. 146 – entrato in vigore lo scorso 22 ottobre – ha introdotto il nuovo regime del cosiddetto “Patent box”.
Le novità
Le novità sono tali da cambiare totalmente (e per certi versi snaturare) la natura del regime fiscale.
Il vecchio regime prevedeva, infatti, la parziale detassazione, in misura corrispondente al 50%, dei proventi derivanti dallo sfruttamento di alcuni beni immateriali, tra i quali: software protetti da copyright, brevetti, disegni e modelli.
Il nuovo Patent Box, invece, incrementa del 90% l’importo deducibile, ai fini delle imposte sul reddito, delle spese di ricerca e sviluppo sostenute dalle aziende in relazione ai propri titoli di proprietà intellettuale.
Un’ulteriore novità è rappresentata, poi, dall’estensione del beneficio anche alle spese sostenute in relazione ai marchi di impresa, che erano invece esclusi nel vecchio regime.
Chi puo’ accedere alla misura?
Possono accedere alla misura tutti i titolari di reddito d’impresa.
L’opzione ha durata per cinque periodi di imposta ed è irrevocabile e rinnovabile.
Chi opta per il nuovo Patent box non potrà, però, usufruire, per gli stessi costi, del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dalla Legge 27/12/2019, n.160.
Quali titoli di proprietà intellettuale rientrano nel nuovo Patent Box?
Godono della misura le spese sostenute, direttamente o indirettamente, dalle aziende in ricerca e sviluppo in relazione a:
-
Marchi di impresa;
-
Brevetti industriali;
-
Disegni e modelli;
-
Software protetti da copyright;
-
Processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili
Verso un regime a “doppio binario”?
Le forti critiche piovute sul nuovo decreto fiscale, nelle ultime settimane hanno alimentato il dibattito politico sulla opportunità di salvaguardare il sistema del “vecchio” Patent Box, tanto apprezzato dalle aziende, lasciando in vita entrambi i regimi per un periodo transitorio.
Per ulteriori informazioni in merito ai benefici fiscali connessi ai titoli di proprietà intellettuale, non esitare a contattarci.