Lo schema del decreto legislativo finalizzato ad attuare la Direttiva Europea 2015/2436 sul riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
dell’Unione in materia di marchi, approvato dal Consiglio dei ministri il 20 novembre 2018 – ora in esame presso le Commissioni Attività produttive e
Politiche dell’Unione della Camera dei Deputati – apporterà alcune modifiche al codice della proprietà industriale.
Tra le più rilevanti v’è senz’altro la possibile modifica dell’art.121 c.p.i., con la quale si prevede che nelle cause in materia di decadenza di un marchio,
l’onere della prova del suo “inutilizzo” non graverà più su chi agisce per la decadenza, ma sul titolare del marchio registrato che dovrà dimostrare l’effettivo utilizzo a norma dell’art.24 c.p.i.- Il decreto legislativo introdurrà altre importanti novità in materia di registrazione dei marchi, con l’abolizione del requisito della rappresentazione grafica previsto dall’art. 7 del c.p.i.-
Potranno, quindi, essere oggetto di privativa tutti i segni che – anche se non suscettibili di essere rappresentati graficamente – siano atti ad essere
rappresentati nel registro in modo che sia consentito al pubblico e alle Autorità competenti, di individuarne con chiarezza e precisione l’oggetto
della protezione.
Tale intervento normativo permetterà di registrare con maggiore facilità marchi come suoni, colori, ologrammi, pattern, ecc., anche a livello nazionale, utilizzando, ai fini della rappresentazione, l’attuale tecnologia disponibile.